Bandi nazionali, regionali e locali dedicati alle PMI

Bandi, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per le PMI abbonate al Programma Pminnova.

FOCUS

BANDO N. 1

Titolo: TRANSIZIONE 5.0

A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2024 della Legge di conversione 56/2024 del DL 19/2024, il cui art. 38 contiene le disposizioni per l’attuazione della misura “Transizione 5.0”, si rimane in attesa del decreto attuativo, del regolamento operativo del GSE e della piattaforma per effettuare le comunicazioni. Novità introdotta in sede di conversione: per le fonti rinnovabili di energia, il decreto attuativo stabilirà un costo massimo ammissibile, in termini di euro/kW, degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e, in termini di euro/kWh, dei sistemi di accumulo.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
Sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese

INVESTIMENTI AGEVOLABILI
Investimenti effettuati in strutture produttive localizzate in Italia negli anni 2024 e 2025, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.

  • BENI MATERIALI E IMMATERIALI 4.0 (spesa obbligatoria)
    Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B annessi alla L. 232/2016 e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua:
    • complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva cui si riferisce il progetto di innovazione non inferiore al 3% o, in alternativa,
    • una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

Nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici di cui al punto A, sono inoltre agevolabili:

  • AUTOPRODUZIONE E AUTOCONSUMO DA FER (spesa complementare)
    Investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
  • FORMAZIONE (spesa complementare)
    Spese per la formazione del personale, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni di cui ai precedenti punti A e B, e in ogni caso Fino al massimo di € 300.000, a condizione che le attività formative siano erogate da soggetti esterni.

PROCEDURE
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2024 il DL 19/2024 che contiene all’art. 38 la normativa primaria del Piano Transizione 5.0.
Si è in attesa dell’emanazione del decreto MIMIT, con cui verranno stabilite le modalità attuative delle disposizioni.

PRENOTAZIONE:
Per l’accesso al beneficio, le imprese presentano in via telematica, sulla base di un modello standardizzato messo a disposizione dal GSE:

  • comunicazione ex ante (prenotazione credito) con la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso;
  • certificazione ex ante, attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni

Il GSE trasmette quotidianamente al MIMIT l’elenco delle imprese richiedenti e l’importo del credito prenotato, verificando la capienza dei fondi.
Le imprese inviano al GSE comunicazioni periodiche relative all’avanzamento dell’investimento. In base a tali comunicazioni è determinato l’importo del credito d’imposta utilizzabile, nel limite massimo di quello prenotato.

FRUIZIONE
Per la fruizione del beneficio, le imprese presentano in via telematica al GSE:

  • comunicazione ex post rispetto al completamento degli investimenti
  • certificazione ex post attestante l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante

Il GSE trasmette all’AdE l’elenco delle imprese beneficiarie con l’ammontare del relativo credito d’imposta utilizzabile.
Le certificazioni ex ante ed ex post possono essere rese da:

  • EGE (Esperti in gestione dell’energia) certificati UNI CEI 11339
  • ESCo (Energy Service Company) certificate UNI CEI 11352

Per le PMI, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a € 10.000.

STANZIAMENTO
€ 6.300.000.000 di cui:

  • BENI MATERIALI E IMMATERIALI 4.0: € 3.780.000.000
  • AUTOPRODUZIONE E AUTOCONSUMO DA FER: € 1.890.000.000
  • FORMAZIONE: € 630.000.000.

A chi è rivolto:

Imprese di ogni dimensione, forma giuridica, attività economica o localizzazione geografica


Che cosa agevola:

Credito d’imposta in relazione agli investimenti sostenuti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 con le seguenti aliquote in funzione dei volumi di investimento e dei risultati in termini di risparmio energetico:


Operatività:
Operativa. 

NEWS NAZIONALI

BANDO N. 2

Titolo: BONUS COLONNINE DI RICARICA ELETTRICA

Il comma 3 dell’art. 74 del D.L. n. 104/2020 (decreto Agosto), disciplinato dal decreto MITE 358 del 25 agosto 2021, ha introdotto un’agevolazione a favore dei soggetti che installano infrastrutture di ricarica per le auto elettriche.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
Sostegno nell’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica elettrica.

INVESTIMENTI AGEVOLABILI
Sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 4 novembre 2021 per:

  1. l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  2. la connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10% della lettera a);
  3. le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi (nel limite massimo del 10% della lettera a).

PROCEDURE
Le domande, complete dei relativi allegati, devono essere presentate nelle seguenti modalità.

  • IMPRESE < 375.000€ (lettera a) del DM 358 del 25/08/2021) E PROFESSIONISTI (lettera c) del DM 358 del 25/08/2021):
    • presentazione telematica della domanda a partire dalle ore 12.00 del 15 marzo 2024 e fino alle ore 17.00 del 20 giugno 2024
  • IMPRESE >= 375.000€ (lettera b) del DM 358 del 25/08/2021)
    • invio della domanda esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC), dalle ore 12.00 del 15 marzo 2024 e fino alle ore 17.00 del 20 giugno 2024

Procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino ad esaurimento delle risorse.
Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare una sola richiesta di contributo.

STANZIAMENTO
Le risorse inizialmente stanziate ammontano a € 87.500.000, di cui:

  1. € 70.000.000 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a € 375.000 parte di imprese
  2. € 8.750.000 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture ricarica di valore complessivo pari o superiore a € 375.000 da parte di imprese
  3. € 8.750.000 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti

Dotazione residua per il bando 2024: più di 70 milioni di euro.
Il 5% delle risorse dei precedenti punti 1 e 2 è riservato alle imprese che risultano in possesso del rating di legalità.

A chi è rivolto:

  • Imprese di qualunque dimensione con sede sul territorio italiano, attive e iscritte al registro delle imprese
  • Professionisti con un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a € 20.000.

Sono ammessi i soggetti che non hanno partecipato al bando 2023.

Che cosa agevola:

Contributo in conto capitale per un importo pari al 40% delle spese ammissibili nell’ambito del massimale de minimis previsto per il settore di riferimento

Operatività:
Operativa. Data inizio agevolazione: 15/03/2024 – Data fine agevolazione: 20/06/2024.

BANDO N. 3

Titolo: INAIL ISI 2023

Attiva su tutto il territorio nazionale: contributi a fondo perduto fino all’80% per gli interventi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
Anche per il 2024, con qualche novità rispetto alle edizioni precedenti in termini di configurazione e articolazione degli assi di finanziamento, l’Inail incentiva le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro.

  • ASSE 1 – INVESTIMENTO, a sua volta suddiviso in 2 sotto-assi:
    1.1 – Rischi tecnopatici
    1.2 – Progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale
  • ASSE 2 – Rischi infortunistici
  • ASSE 3 – Progetti di bonifica dei materiali contenenti amianto
  • ASSE 4 – Tecnologia in specifici settori per micro e piccole imprese dei comparti del manifatturiero e della pesca
  • ASSE 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, a sua volta suddiviso in 2 sotto-assi:
    5.1 – Generalità imprese agricole
    5.2 – Giovani agricoltori

PROCEDURE
Il bando ISI 2023 è stato pubblicato in data 20 dicembre 2023.
Il calendario con la data di apertura e chiusura della procedura informatica di presentazione delle domande verrà pubblicato entro il 21 febbraio 2024.
Le aziende devono raggiungere un punteggio soglia di 120 punti per congelare la domanda.
Click day previsto in autunno 2024.

STANZIAMENTO
€ 508.400.000, così suddivisi fra gli assi e in budget regionali

  • ASSE 1 – INVESTIMENTO: € 98.400.000
    1.1 – Rischi tecnopatici: € 93.400.000
    1.2 – Progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale: € 5.000.000
  • ASSE 2 – Rischi infortunistici: € 140.000.000
  • ASSE 3 – Progetti di bonifica dei materiali contenenti amianto: € 100.000.000
  • ASSE 4 – Tecnologia in specifici settori per micro e piccole imprese dei comparti del manifatturiero: € 80.000.000
  • ASSE 5 – Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli: € 90.000.000
    5.1 – Generalità imprese agricole: € 70.000.000
    5.2 – Giovani agricoltori: € 20.000.000.

A chi è rivolto:

Imprese di ogni dimensione iscritte alla CCIAA in data non successiva al 20/12/2023 e ubicate su tutto il territorio nazionale.
Il bando prevede ulteriori limitazioni con riferimento alle dimensioni aziendali e ai settori in relazione agli assi.

Che cosa agevola:

Contributo a fondo perduto fino ad un massimo di € 130.000 con le seguenti intensità:

Operatività:
Operativa. Data inizio agevolazione: 15/04/2024 – Data fine agevolazione: 30/05/2024.

BANDO N. 4

Titolo: PATENT BOX

Attiva su tutto il territorio nazionale: maggiorazione del 110% ai fini Irpef, Ires e Irap dei costi di ricerca e sviluppo per privative industriali.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
La Legge di Bilancio 2022 ha riscritto dal 2021 il regime del patent box per le imprese, come novellato dal DL Fiscale (art. 6 DL 146/2021).

INVESTIMENTI AGEVOLABILI
Sono agevolabili attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (c.d. attività rilevanti) nonché attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali finalizzate alla creazione o sviluppo dei seguenti beni immateriali giuridicamente tutelabili (privative industriali o esclusive industriali) utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa:

  1. software protetto da copyright
  2. brevetti industriali
  3. disegni e modelli giuridicamente tutelati
  4. due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Sono agevolabili le seguenti spese:

  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività agevolabili;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività agevolabili;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività agevolabili;
  • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

Le spese agevolabili sono quelle che concorrono all’ottenimento di un titolo di IP (Intellectual Property) nel 2021 e anni successivi.

Non sono ammessi:

  • marchi
  • know how

PROCEDURE
Con provvedimento AdE del 15 febbraio 2022 sono state definite le disposizioni di attuazione della nuova disciplina del patent box.
Il nuovo patent box si applica con riferimento al periodo d’imposta in corso alla data del 22 ottobre 2022 (dal 2021 per i soggetti solari) e ai successivi periodi.
L’opzione nuovo patent box:

  • è comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta al quale si riferisce
  • ha durata di cinque anni durante i quali è irrevocabile
  • è rinnovabile

Procedura di autoliquidazione del beneficio (l’azienda deve conservare ed esibire all’Amministrazione finanziaria idonea documentazione che ne attesti la spettanza).
Penalty protection in caso di documentazione corretta.

A chi è rivolto:

Soggetti titolari di reddito d’impresa.
L’opzione del nuovo patent box può essere esercitata dall’investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali agevolati.


Che cosa agevola:

Maggiorazione del 110% dei costi di R&S per le privative industriali ammissibili valevole ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.


Operatività:
Operativa. 

BANDO N. 5

Titolo: TRANSIZIONE 4.0 – SBLOCCO DELLE COMPENSAZIONI

Di cosa si tratta:

Il decreto direttoriale MIMIT del 24 aprile 2024, emanato ai sensi dell’art. 6 del DL 39/2024, ha previsto i modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta relativi agli investimenti “Transizione 4.0”: crediti d’imposta per i beni strumentali 4.0 e per le attività di R&S&I&D, bloccati a seguito della risoluzione 19/E del 12 aprile 2024.

PROCEDURE
La trasmissione dei modelli, secondo le istruzioni presenti sul sito del GSE, costituisce presupposto per la fruizione dei crediti d’imposta. La data di effettuazione dell’investimento determina il perimetro dei nuovi obblighi a carico delle imprese, fra comunicazione ex ante e comunicazioni ex post.

BANDO N. 6

Titolo: NUOVA SABATINI – BENI STRUMENTALI

Agevolazioni alle PMI per l’acquisto di beni strumentali.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
La misura agevola l’acquisizione di beni strumentali d’impresa nuovi e nella fattispecie di macchinari, impianti, attrezzature, hardware e software per la realizzazione di programmi di investimento relativi alla creazione o all’ampliamento di unità produttiva, alla diversificazione della produzione, al cambiamento nel processo produttivo e all’ acquisizione di asset per evitare la chiusura di uno stabilimento.

A chi è rivolto:

PMI regolarmente iscritte al Registro delle imprese e con sede operativa sul territorio nazionale, operanti in tutti i settori (incluse le aziende agricole, della pesca e acquacoltura), non in procedura di liquidazione o concorsuale. E’ escluso il settore finanziario-assicurativo.


Che cosa agevola:

Concessione di finanziamenti o leasing – che possono coprire la totalità dell’investimento, con importo minimo pari a 20mila euro e massimo di 4 milioni di euro per ciascuna impresa richiedente – da parte di banche o società di leasing convenzionate con il MIMIT, di durata non superiore a cinque anni dalla data di stipula del contratto, a fronte di investimenti da avviare successivamente alla richiesta di finanziamento.
Alle imprese sarà riconosciuto un contributo a fondo perduto in conto impianti calcolato convenzionalmente come un abbattimento degli interessi pari al 2,75% su di un finanziamento di 5 anni ed erogato in quote annuali costanti.
Previsti inoltre:

  • un abbattimento interessi pari al 3,575% per programmi di investimento relativi all’acquisizione di sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti e di macchinari, impianti e attrezzature aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie “Industria 4.0”, quali i progetti relativi a big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID);
  • un abbattimento interessi pari al 3,575% per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (a partire dal 1° gennaio 2023);
  • un abbattimento interessi pari al 5% a favore delle micro e piccole imprese ed al 3,575% a favore delle medie imprese che effettuino investimenti in tecnologie Industria 4.0, green e nelle Regioni del Mezzogiorno collegati a programmi di capitalizzazione aziendale (Decreto attuativo MIMIT previsto in pubblicazione entro il 1° luglio 2024).


Operatività:
Operativa. Data inizio agevolazione: 01/01/2020.

NEWS REGIONALI

 

BANDO N. 7

Titolo: PIEMONTE – POR FESR 2021-2027 – DIGITALIZZAZIONE ED EFFICIENTAMENTO PRODUTTIVO DELLE IMPRESE

Agevolazioni per sostenere l’innovazione dei processi produttivi aziendali e l’efficientamento sostenibile delle imprese


Di cosa si tratta:

FINALITA’
La misura è volta a sostenere l’innovazione dei processi produttivi aziendali e l’efficientamento sostenibile delle imprese

INTERVENTI AMMISSIBILI/SPESE AGEVOLABILI

Linea a) Digitalizzazione delle imprese
Sono ammissibili i progetti di digitalizzazione – rispettosi del principio DNSH – finalizzati ad incrementare la competitività e la resilienza delle imprese, consistenti in:

  1. progetti di digitalizzazione (es. investimenti in infrastrutture digitali e cybersecurity, sistemi integrati, commercio elettronico,e-business e processi aziendali in rete, tecnologie emergenti, etc.)
  2. progetti di digitalizzazione green (investimenti finalizzati all’aumento della protezione ambientale, inclusi gli investimenti per la decarbonizzazione, etc.) sulla base delle prescrizioni previste da bando

Le imprese a media capitalizzazione possono presentare domanda esclusivamente per progettualità di cui al punto 2.

Linea b) Efficientamento produttivo delle imprese
Sono ammissibili i progetti di investimento – rispettosi del principio DNSH – finalizzati a migliorare la competitività e la sostenibilità dei processi e dei prodotti/servizi delle imprese, consistenti in:

  1. progetti di miglioramento della competitività (es. investimenti finalizzati a diversificazione produttiva e/o di fornitura di servizi, innovazione di prodotto, trasformazione del processo produttivo, anche con il fine di innalzare il livello di sicurezza sul lavoro al di sopra degli standard obbligatori, etc.)
  2. progetti green di miglioramento della competitività (es. investimenti finalizzati all’aumento della protezione ambientale, inclusi gli investimenti per la decarbonizzazione) sulla base delle prescrizioni previste da bando

Le imprese a media capitalizzazione possono presentare domanda esclusivamente per progettualità di cui al punto 2.

Nella fattispecie, potranno essere agevolate le sottostanti voci di spesa:

  1. acquisto di macchinari e attrezzature o forniture di componenti funzionali allo svolgimento dell’attività, quali acquisto di impianti, macchinari e attrezzature ad uso produttivo, nuovi di fabbrica o ricondizionati, ivi incluso: l’acquisto di software e hardware, l’acquisto di veicoli (ad esclusione della categoria M1) puliti o a zero emissioni, l’acquisto di pannelli fotovoltaici accessori al progetto di investimento principale e nel limite massimo del 20% delle spese ammissibili;
  2. installazione e posa in opera degli impianti, ivi incluse le opere murarie, ad esclusivo asservimento dei beni di cui al punto 1) e nel limite del 20% dei relativi investimenti ammessi;
  3. diritti di proprietà intellettuale, limitatamente all’acquisto di brevetti, know-how, conoscenze tecniche non brevettate strumentali al progetto, ivi incluse le licenze, nel limite del 10% delle spese ammissibili;
  4. progettazione e sviluppo, strettamente connesse e funzionali al progetto di investimento, intese come costi esterni sostenuti per la progettazione e lo sviluppo inerenti lo specifico prodotto/processo, ivi inclusi i costi per le certificazioni (sono inclusi gli studi di fattibilità avviati prima della presentazione della domanda, purché successivamente al 07/10/2022 e strettamente correlati al progetto di investimento)

Saranno ammissibili i progetti – da avviarsi successivamente alla presentazione della domanda e da concludersi entro 18 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione – aventi le seguenti dimensioni finanziarie (al netto IVA):

  • per le micro e piccole imprese: importo minimo pari a € 50.000;
  • per le medie imprese: importo minimo pari a € 100.000;
  • per le imprese a media capitalizzazione: importo minimo pari a € 250.000.

L’importo massimo dei costi ammissibili è fissato in € 3.000.000.

PROCEDURE
Le richieste di agevolazione, presentabili a partire dal 7 luglio 2023 e fino al 31 luglio 2024, saranno valutate da Finpiemonte sotto il profilo formale e sostanziale sulla base dell’ordine cronologico di pervenimento.

STANZIAMENTO
La dotazione finanziaria complessiva ammonta ad € 80.000.000, così suddivisa:

  • Azione I.1ii.2 – Promuovere la transizione digitale del sistema imprenditoriale/Linea a): plafond pari a € 50.000.000
  • Azione I.1iii.1. – Supporto alla competitività e alla transizione sostenibile del sistema produttivo regionale/Linea b): plafond pari a € 30.000.000

 

A chi è rivolto:

PMI e imprese a media capitalizzazione con un processo produttivo attivo, che alla data di presentazione della domanda:

  • siano regolarmente iscritte al Registro imprese e in possesso di almeno un bilancio chiuso e approvato (le imprese neocostituite sono ammissibili qualora rispettino i suddetti requisiti oppure siano costituite a seguito di un’operazione societaria – fusione, scissione, conferimento di ramo d’azienda, etc. – o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati)
  • con sede o unità locale ove verranno realizzati gli interventi site e operative sul territorio regionale, attive e produttive (può richiedere l’agevolazione anche l’impresa che si impegni a rispettare il criterio della sede su territorio piemontese preliminarmente alla data dell’erogazione del finanziamento)
  • possiedano codice ATECO primario della sede o dell’unità locale destinataria dell’intervento non escluso, in base alle attività economiche e agli interventi esclusi ai sensi dell’Allegato 4 al bando.

 

Che cosa agevola:

L’agevolazione, che assume la forma di strumento finanziario combinato con sovvenzione (ex art. 58, par. 5, Reg. UE n. 2021/1060), può coprire fino al 100% dei costi ammissibili, ed è rispettivamente costituita:

  • per le PMI: da una quota di finanziamento, per il 70% a tasso zero a valere su fondi del PR FESR 2021/2027 e per il 30% su fondi bancari, ed una quota di contributo a fondo perduto;
  • per le piccole imprese a media capitalizzazione e per le imprese a media capitalizzazione: da un finanziamento, per il 70% a tasso zero a valere su fondi del PR FESR 2021/2027 e per il 30% su fondi bancari.

Il beneficio – concesso ai sensi del Reg. UE n. 651/2014 e s.m.i., artt. 14, 17, 36 – deve rispettare le intensità di aiuto indicate nelle seguenti tabelle:

Operatività:
Operativa. Data inizio agevolazione 07/07/2023 – Data fine agevolazione: 31/07/2024.

BANDO N. 8

Titolo: PIEMONTE – POR FESR 2021-2027 – EFFICIENZA ENERGETICA ED ENERGIE RINNOVABILI

Agevolazioni per investimenti in efficientamento energetico e utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese.

Di cosa si tratta:

FINALITA’
La misura è volta ad offrire alle imprese la possibilità di rendere più efficienti dal punto di vista energetico le attività connesse ai cicli di produzione e gli edifici, abbattendo i consumi di energia primaria e, di conseguenza, i costi legati al consumo di energia nonché a perseguire target energetico-ambientali in linea con quelli UE e nazionali offrendo la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica, in accordo con i principi DNSH.

  • INVESTIMENTI AGEVOLABILI
    Azione II.2i.2 – Efficientamento energetico nelle imprese
    1. a) impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE in cui è garantito il rispetto degli obiettivi climatici in linea con il punto 1), lett. b) della sezione 4.30 dell’Allegato 1 del Reg. UE 2022/1214;
    2. b) interventi di razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia;
    3. c) interventi di efficientamento energetico di edifici delle imprese, tali da portare un miglioramento significativo della prestazione energetica dell’edificio;
    4. d) installazione di sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento;
    5. e) sviluppo di processi innovativi volti al risparmio energetico, compresa l’eventuale ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti.

Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 50.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.
Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 300.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

  • Azione II.2.ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese
    1. impianti di cogenerazione ad alto rendimento ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2012/27/EU, qualificati CAR dal GSE, alimentati a fonti rinnovabili;
    2. installazione di impianti a fonti rinnovabili di nuova costruzione per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica e solare-fotovoltaica, su coperture edifici o a terra in aree idonee a destinazione d’uso non agricola;
    3. installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica, comprese le pompe di calore conformi alla Direttiva 2018/2001 – ALL. VII, attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
    4. produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile, dove la capacità dell’elettrolizzatore non supera la capacità combinata delle unità di generazione da fonti rinnovabili;
    5. sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta che assorbano, su base annua, almeno il 75% della energia prodotta da un impianto di generazione a fonte rinnovabile direttamente connesso.

Gli impianti a biomassa devono rispettare i requisiti di cui all’allegato V e VI della Direttiva (UE) 2018/2001 nonché la normativa vigente in materia di qualità dell’aria.
Gli interventi devono essere finalizzati all’autoconsumo dell’energia prodotta.
Per le MPMI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a € 50.000 euro ed un massimo pari a € 3.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.
Per le GI sono ammissibili investimenti che rivestono carattere di strategicità di importo minimo pari a € 300.000 euro e massimo pari a € 5.000.000, IVA inclusa, fermo restando il rispetto delle soglie e delle intensità di aiuto individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Il sostegno agli interventi è assicurato esclusivamente alle iniziative individuate attraverso una diagnosi energetica, basata almeno sui dati di due anni consecutivi precedenti.
Il termine per la conclusione dell’investimento, da avviarsi dopo la presentazione della domanda di agevolazione, è di 24 mesi dalla data di concessione dell’aiuto.

PROCEDURE
Le domande di agevolazione potranno essere prossimamente presentate all’Ente gestore Finpiemonte, tramite apposita piattaforma telematica

STANZIAMENTO
La dotazione finanziaria complessiva risulta così suddivisa:

  • Azione II.2i.2 Efficientamento energetico nelle imprese: € 28.137.000
  • Azione II.2ii.2 Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese: € 25.500.000

 

A chi è rivolto:

Possono richiedere le agevolazioni:

  • Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI)
  • Grandi Imprese (GI)

I soggetti proponenti, al momento della presentazione della domanda, devono essere iscritti al Registro delle imprese da almeno 2 anni e possedere almeno 2 bilanci chiusi ed approvati.
La sede o l’unità locale ove verranno realizzati gli interventi deve essere sita e operativa in Piemonte e risultare attiva e produttiva (possono tuttavia richiedere l’agevolazione le imprese che si impegnino a rispettare il criterio della sede su territorio piemontese preliminarmente alla data dell’erogazione del finanziamento).

Che cosa agevola:

L’ agevolazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell’investimento e risulta così suddivisa:

Nel caso di Micro e Piccole Imprese:

  • finanziamento pari almeno al 70% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 30% del valore del progetto in termini di spese ammissibili.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari almeno al 65% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 35% del valore del progetto in termini di costi ammissibili

Nel caso di Medie Imprese:

  • finanziamento pari almeno all’80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c” sono le seguenti:

  • finanziamento pari almeno al 75% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 25% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Nel caso di Grandi Imprese:

  • finanziamento pari almeno al 90% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 10% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

Le percentuali per le imprese la cui sede destinataria dell’investimento sia collocata in un comune compreso nelle cosiddette “aree 107.3.c”sono le seguenti:

  • finanziamento pari almeno al 85% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, nei limiti della dimensione del progetto di cui al paragrafo 2.3, erogato per il 70% con risorse a valere sul FESR e per la quota restante (pari ad almeno al 30%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 15% del valore del progetto in termini di costi ammissibili.

 

Operatività:
In corso di attivazione

 Il suo Gestore Imprese o la sua filiale di riferimento sono a disposizione al fine di attivare l’iter necessario in caso di interesse a partecipare ad uno dei bandi sopra elencati.